Regione della Spagna settentrionale affacciata sull'Oceano Atlantico, la Cantabria assomiglia forse più alle coste meridionali della Gran Bretagna che alle regioni aride ed assolate dell'Andasulia. Uno spaccato di una Spagna atipica ma altrettanto affascinante e sicuramente più varia.
Vi proponiamo in pillole un elenco dei luoghi che secondo noi dovreste visitare per una vacanza che ne ha davvero per tutti i gusti!
Nacimiento del Ebro
Avete mai visto nascere un fiume?
Il più lungo fiume spagnolo (ed il secondo della Penisola Iberica dopo il
Tago) nasce in Cantabria, a Fontibre, presso Reinosa: dal fitto del bosco sgorga
improvvisamente acqua cristallina, una piccola risorgiva con un cippo per segnalare
la sorgente dell’Ebro, che inizia qui la sua corsa lunga 910 km verso il Mar
Mediterraneo (una decina di chilometri a sud della città di Tortosa, in
provincia di Tarragona).
Città romana di Julióbriga
a Retortillo
Julióbriga (dal latino Iuliobriga, letteralmente Città fortificata di
Julio, in memoria del padre adottivo di Augusto, Gaius
Iulius Caesar) fu la città romana più importante delle 9 fondate in Cantabria. Si
trova su una collina, a 917 metri di altezza, presso Retortillo, nella Valle
del Campoo, nell’entroterra cantabro: una zona di passaggio tra la Costa e la
Meseta (l'altopiano più antico ed esteso della Penisola Iberica). Godeva di un
accesso al mare grazie al Porto della Vittoria (Portus Victoriae
Iuliobrigensium), fondato nell’anno 19 a.C. sul finire delle Guerre
Cantabre (alcuni studiosi collocano questo antico porto nell’attuale Baia di
Santander, altri sostengono che si trovasse presso Santogna).
Appassionati di storia, Medioevo
e castelli? Non potete perdervi il Castillo de Argüeso, fortezza ed emblema della
dinastia de Mendoza. Costruito tra il XII e XIV, consta di due torri quadrate
unite da un corpo centrale; un patio delle armi protetto da mura e, nel centro,
resti dell'antica chiesa di San Vicente. Si tratta del più antico ed eminente
esempio di fortificazione castellare in Cantabria.
Santillana del Mar
Per rimanere in tema di Medioevo,
facciamo un tuffo indietro nel tempo a Santillana del Mar, che come dicono qui è la città della tre bugie perchè «Ni
es santa, ni es llana, ni tiene mar» (non è santa, non è piana e non ha nemmeno
il mare), ma è stata eletta con votazione popolare “borgo più bello di Spagna”
ed è il centro di maggior interesse storico-artistico della Cantabria. La
principale attrazione di Santillana è La
Colegiata de Santa Juliana, il più eminente esempio di romanico cantabro. La
cittadina è inoltre oggetto di una intensa attività culturale durante tutto l’anno,
e in particolare in occasione delle tradizionali feste quali: la Cabalcata de los Reyes Magos del 1º
gennaio, in cui un corteo di carrozze e di persone in costume accompagna il
crocchio dei Re Magi per le vie della città; Las Marzas, festa del 1º marzo in cui l'attrattiva principale è
data dall'esecuzione di canti tipici della Cantabria che celebrano l'arrivo
della primavera; la Fiesta de San Roque
del 16 agosto.
Grotte di Altamira
A meno di due chilometri da
Santillana, si trovano le celebri Grotte di Altamira, dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985 poiché costituiscono uno dei più famosi ed
importanti siti dell'arte preistorica. La grotta originaria è lunga 270 metri e
consiste in una serie di passaggi intrecciati e di camere. Gli scavi
archeologici nel fondo della cava hanno portato alla luce un impressionante
numero di pitture risalenti al Solutreano superiore (circa 18.500 anni fa) e al
Magdaleniano inferiore (tra i 16.500 e i 14.000 anni fa). Nel lungo intervallo
di tempo fra questi due periodi di occupazione umana la grotta è stata usata
solo da animali selvatici. Il sito si trova in un punto strategico: chi
la abitava poteva sfruttare la disponibilità di cibo costituito dalla ricca
fauna delle vallate e delle montagne circostanti. Circa 13.000 anni fa
una frana bloccò l'entrata della caverna, preservandone così il contenuto, fino
a quando, nel 1879, viene casualmente scoperta in seguito al crollo di un albero. Nonostante siano
state trovate pitture per tutta la lunghezza del cunicolo, l'occupazione
umana della grotta si limitava probabilmente alla sola entrata. Gli artisti usarono
carbone e ocra o ematite per dipingere, spesso diluendo i colori per produrre
tonalità diverse e creare così effetti di chiaroscuro, sfruttando anche i
contorni naturali delle pareti della grotta per dare un'impressione di
tridimensionalità ai soggetti (principalmente mammiferi selvatici e mani umane).
L'opera più incredibile è Il Soffitto Multicolore in cui sono rappresentati un
branco di bisonti in differenti posizioni, due cavalli, un grande cervo e
quello che sembrerebbe essere un
cinghiale.
Negli anni Sessanta e Settanta le
pitture vennero danneggiate dall'eccesso di anidride carbonica prodotta dal
fiato dei numerosissimi visitatori. A
partire dal 1977 Altamira venne quindi chiusa al pubblico, per poi riaprire parzialmente nel 1982. Da allora i
visitatori vengono accettati in numero così ridotto che, per vedere le opere,
la lista d'attesa è di almeno tre anni. Nel 2001, per ovviare in qualche modo
all'inconveniente, Manuel Franquelo e Sven Nebel hanno costruito, poco distante, una copia della grotta e un museo che permettono una vista più
confortevole dei dipinti colorati della grotta principale.
Grotte del Soplao
Nelle grotte di Soplao non è l’arte preistorica che
andrete ad ammirare, ma le straordinarie bellezze della natura: un meraviglioso castello sotterraneo fatto solo di roccia e acqua. Oltre alle stalattiti e
stalagmiti, nelle grotte del Soplao si trovano il maggior numero di eccentriche
al mondo: stalattiti che crescono in qualsiasi direzione assumendo
le forme più disparate ed impressionanti.
Esistono due modi di visitare la
grotta: il percorso base, specifico per persone con mobilità
ridotta, e il percorso “Turismo-Avventura”, che permette di attraversare
l'intera grotta muniti di tuta e casco, per rivivere le emozioni di uno
speleologo che si immerge nelle viscere del nostro pianeta scoprendo luoghi
intatti e mai raggiunti prima dall’uomo.
Parque del Cabarceno
Se quello che vi serve è una giornata in famiglia all'aria aperta,
questo parco è quello che fa per voi. Nei più di 750 ettari, che fanno del
Cabárceno il maggior parco europeo della sua categoria, potrete ammirare la
vita di animali provenienti da tutto il mondo, perfettamente integrati in stato
di semilibertà, come tigri del Bengala, antilopi del deserto ed elefanti africani.
Picos de Europa
Toccare il cielo con dito? Si
può: basta una gita a Los Picos de Europa per arrivare addirittura al di sopra
delle nuvole! Da Santander un autobus vi porterà direttamente a Potes, e da lì
con una funicolare potrete salire fino in cima a una delle tre formazioni
rocciose più alte di Spagna.
Se vi piace il trekking, gli uffici turistici locali vi potranno
consigliare la via più adatta a voi tra le tante che si possono seguire
tra le valli e le cime dei Picos (ci sono vie da 30 miuti/1 ora per famiglie e
vie di ore o giorni per i più esperti).
Comillas
Per quanto riguarda Comillas e le
meraviglie che questo paesino ha da offrire, vi rimandiamo a un nostro
precedente post: Turistas "entre Comillas"
Suances e Liencres
Santander
Dulcis in fundo... la nostra
splendida Santander con le sue otto spiagge, una più bella dell’altra;
la suggestiva passeggiata nella natura incontaminata verso il faro; la penisola della Maddalena e il suo parco con il Palazzo del re e le
vasche di pinguini e foche a picco sul mare; il Museo Marittimo del Cantabrico, dove potete ammirare, tra le altre cose, uno
scheletro di balena lungo 24.5 metri e un acquario di pesci dell’Atlantico tra
cui piccoli squali e stelle marine. Curiosità: ogni giorno alle 12 un sub si immerge nella vasca
principale nutrire i pesci, un momento unico della vita quotidiana
del Museo, da non perdere. È possibile inoltre comprare un biglietto di entrata
al Museo che comprende un pranzo nel ristornate integrato: dopo la visita
potrete così gustare piatti tipici locali su una terrazza a picco sull’oceano.