Google+ Viaggio Senza Vento: CURIOSITÀ - Il “complesso di Babele”: costruire in altezza prima e dopo la Tour Eiffel

venerdì 13 dicembre 2013

CURIOSITÀ - Il “complesso di Babele”: costruire in altezza prima e dopo la Tour Eiffel



Dalla Torre di Babele (XII secolo a.C.) al Burj Khalifa di Dubai (2010) la storia delle costruzioni e della progettistica ci offre infinite testimonianze del desiderio, profondamente radicato nella natura umana, di spingersi tanto in alto da toccare il cielo con un dito. Dietro ognuna di queste costruzioni emblematiche, spesso giustificate come necessità di comunicare con Dio, si nasconde un sogno più umano che mai, un sogno di grandezza, un impulso di sfida contro la natura e i limiti da essa imposti, una volontà di celebrare le potenzialità umane che di secolo in secolo sono venute crescendo, superando ogni vecchia barriera. 

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La Torre di Babele

Per circa tremilaottocento anni (dal XXVI secolo a.C. al XII d.C.) il più alto edificio al mondo è stato la Piramide di Cheope in Egitto con i suoi 146 metri di altezza; la Cattedrale di Rouen in Francia, costruita tra il 1145 e il 1540 stabilì un nuovo record (151 metri), battuto solo nel 1880 dalla Cattedrale di Colonia in Germania (159 metri).

egitto
La Piramide di Cheope (146 m), Egitto

germania
La Cattedrale di Colonia (159 m)
Il XIX secolo risvegliò nell’uomo questo atavico desiderio di altezza che, coniugato al progresso in rapidissima crescita e alle inedite possibilità offerte da nuovi materiali, il ferro prima e l’acciaio poi, diede impulso alla costruzione o alla progettazione di edifici e strutture dalle altezze vertiginose. Le esposizioni universali stimolavano particolarmente la fantasia in materia di colonne e torri altissime da realizzarsi naturalmente con il discussissimo ed emblematico ferro. In occasione di queste manifestazioni altamente celebrative, si sentiva la pressante necessità di stupire, di dimostrare quanto sviluppato fosse il paese ospitante, quanto fosse all’avanguardia; c’era perciò bisogno di un simbolo, di un monumento che rimanesse ben impresso nella mente dei visitatori e che rendesse quella città celebre in tutto il mondo. Ma i tempi non erano ancora maturi, nessun progetto si era, fino a quel momento, dimostrato tanto audace, tanto moderno, ma soprattutto tanto razionale da esser degno di lasciare la carta. In effetti, a metà Ottocento, i due monumenti più alti erano l’obelisco di Washington, in granito e marmo, iniziato nel 1848 per diventare una piramide di 600 piedi (183 metri) e terminato nel 1884 ad un’altezza di 168 metri dopo diverse modifiche del progetto, e la Mole Antonelliana a Torino, cominciata nel 1863 con l’intento di raggiungere i 168 metri. 

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L'Obelisco di Washington (168m)

Torino
La Mole Antonelliana (168 m), Torino
Nel 1885 Jules Bourdais, uno degli architetti responsabili della costruzione del Trocadéro, presentò il progetto di una gigantesca Tour du Soleil, interamente in granito, alta 300 metri da realizzarsi sull’Esplanade des Invalides. La torre avrebbe dovuto illuminare Parigi attraverso un complicato gioco di proiettori posti a terra e sulla sommità della struttura. Ai proiettori di base se ne sarebbe aggiunto uno gigantesco in cima alla torre, sormontato dalla statua di dimensioni colossali raffigurante la Scienza. 

Parigi
La Tour du Soleil (progetto)
 Il progetto di Jules Bourdais non mancava certo di monumentalità, ma nel frattempo ben altre idee occupavano i pensieri degli ingegneri dell’Etreprise Eiffel, pensieri audaci, moderni, razionali e, persino, più economici. L’idea di costruire un pilone metallico simile a quello di un ponte alto 300 metri, per soddisfare la richiesta del Governo, il quale voleva un monumento mai visto che colpisse l’opinione pubblica in occasione dell’Esposizione universale parigina prevista per il 1889, venne agli ingegneri Emilie Koechlin e Maurice Nouguier, figure di spicco nell’ambito dell’impresa di Eiffel. Quest’ultimo si dimostrò inizialmente scettico riguardo il progetto dei suoi collaboratori, ma ben presto si convinse della fattibilità dell’impresa e della genialità dell’idea. Così, dopo diverse rielaborazioni del progetto, si affrettò a depositare il brevetto e ad assicurarsi tutti i diritti. L’idea fece subito presa tra i responsabili dell’Esposizione: una torre gigantesca, un capolavoro dell’ingegneria e della scienza moderna, era un’occasione imperdibile per dar prova del raggiunto progresso tecnologico della Francia. Fu così che decisero di acquistare da Eiffel l’idea della torre. Solo Eiffel e la sua impresa avevano le capacità e i mezzi di realizzare questo monumento spettacolare, e il brevetto ne era una chiara dimostrazione. Tuttavia anche Bourdais aspirava a realizzare la sua Tour du Soleil in nome della Francia e della Scienza. Venne così indetto un concorso il 1º maggio 1886. Centosette furono i progetti inviati e sottoposti al vaglio di una commissione che scelse all’unanimità il progetto di Eiffel. L’Esposizione universale del 1889 ebbe finalmente la sua torre metallica di 1000 piedi per ammaliare le folle e strabiliare tutti i continenti.

Parigi
La Tour Eiffel (324 m), Parigi
La Tour Eiffel suscitò da subito numerose imitazioni, Londra, Chicago, Mosca, tutte le grandi città desideravano ardentemente eguagliare, e possibilmente superare, Parigi. A Londra si fecero tanti progetti, ma nessuno venne realizzato. Nell’inverno del 1890 San Pietroburgo elevò una Tour Eiffel di ghiaccio alta 60 metri, considerato il materiale, l’opera suscitò un certo apprezzamento. A Londra nello stesso anno una Compagnia industriale bandì un concorso per la progettazione di una torre alta 366 metri ma nessun progetto venne ritenuto degno della premiazione. Nel 1893 fu la volta di Lyon e della Tour de Fourvières di Colonges che non riuscì a superare nemmeno gli 80 metri. Chicago tentò l’impresa con la ruota per l’Esposizione del 1900, ma i suoi 93 metri non erano che una pallida ombra della “ciclopica dama di Eiffel”. Per l’Esposizione, sempre di Chicago, del 1932, l’ingegnere Randall intendeva realizzare una torre di 2000 piedi in grado di ospitare oltre quattromila persone nella sua piattaforma più alta ma anche questo progetto rimase nella mente del suo ideatore. Per godere di un punto di vista più alto bisogna attendere i grattacieli e le torri per le telecomunicazioni, che dai 313 metri del Chrysler Building di New York nel 1930 crescono fino agli 828 metri dell’impressionante Burj Khalifa a Dubai inaugurato il 4 gennaio 2010. Ma nessun monumento riuscì a superare la Tour Eiffel per l’arditezza innovatrice, per l’originale concezione strutturale, per il significato che essa ha impresso ad un’epoca e ad una città.


I sette edifici più alti del mondo oggi:


Cina
7. Zifeng Tower (450 metri), Nanjing, in Cina, 2009

Malesia
6. Petronas Tower, Kuala Lumpur (452 metri), Malesia, 1998
Cina
5. Shanghai World Financial Center (492 metri), Shanghai, Cina
Taiwan
4. Taipei 101 (509 metri), Xinyi District, Taipei, Taiwan
New York
 3. One World Trade Center (541 metri),
Manhattan, New York
Arabia Saudita
 2. Abraj Al Bait (601 metri), La Mecca, Arabia Saudita

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