Google+ Viaggio Senza Vento: febbraio 2014

venerdì 21 febbraio 2014

VIAGGI - Le 8 cose da fare a Barcellona

Barcelona

Una delle mete imprescindibili per chi volesse visitare la Spagna è naturalmente Barcellona.
Che tipo di turista sei? Il cacciatore d'arte che si aggira per le città con occhi solo per musei e cattedrali? Sei un turista festaiolo che vive di notte e il sole lo vede solo all’alba tornando verso casa? O siete più per la spiaggia, il sole e il mare? Vuoi fare tutte queste cose e magari anche mangiare bene spendendo poco? Barcellona è la città che fa per te!
Insomma, in una città così varia e cosmopolita potete vivere tutti i tipi di vacanza che desiderate, anche in un solo weekend. Noi ci siamo fermati 3 giorni e abbiamo redatto per voi una lista di cose da fare e da vedere: un cocktail perfetto di mare, cultura e divertimento per godere appieno di Barcellona senza dover rinunciare a nulla!

Per gli amanti dell’arte e dell’architettura consigliamo ovviamente la Barcellona di Gaudí: un itinerario di un giorno tra i capolavori dell’architetto più famoso di Spagna:
  • Gaudí - La Sagrada Familia Basilica cattolica tuttora in costruzione, massimo capolavoro dell’architetto catalano, simbolo della città e meta obbligata per qualsiasi tipo di turista. Da qualsiasi belvedere intorno alla città la potete ammirare, svettante su tutte le altre costruzioni in una mistica tensione verticale che fa di lei la padrona indiscussa dello skyline di Barcellona. Spettacolare non solo per la mole ma per ogni dettaglio architettonico e decorativo, degli esterni ma soprattutto degli interni, in cui un’infinità di fasci luminosi dal sapore surreale donano allo spazio una sacralità che va ben al di là del religioso
  
Barcelona Gaudí

        
        Carrer de Mallorca, 401, 08013 Barcelona 
        METRO linea blu L5 o linea viola L2 fermata Sagrada Familia 
        ORARI Ottobre - Marzo: 09:00 - 18:00
                   Aprile - Settembre: 09:00 - 20:00
                   25 Dicembre e 26 Dicembre, 01 Gennaio e 6 Gennaio: 09:00 - 14:00
         BIGLIETTI a partire da 14,80 € (i costi aumentano in base ad opzioni aggiuntive 
                         come per esempio l’audioguida, è possibile risparmiare 
                         qualcosina con la BarcelonaCard)
  • Gaudí - Casa Pedrera Originariamente pensata come complesso di appartamenti (6 piani da 8 appartamenti l’uno), oggi la Pedrera è uno dei più importanti musei di Barcellona. Ospita dipinti rinascimentali e una collezione di arte contemporanea, ma val la pena visitarla anche solo per la particolarità dei suoi interni. Non c’è una parete dritta in tutto l’edificio e questo fu causa di incertezze per gli originari compratori e affittuari: come potevano arredi adattarsi a spazi tanto singolari?
        Calle Provença, 261-265, 08008 Barcelona
        METRO linea verde L3 o linea blu L5 fermata Diagonal
        ORARI 05 Novembre - 28 Febbraio: 09:00 - 18:30
                   01 Marzo - 04 Novembre: 09:00 - 20:00
        BIGLIETTI 16.50 € (anche in questo caso è possibile risparmiare qualcosina 
                         con la BarcelonaCard)
  • Gaudí - Casa Batlló La Casa Batlló è considerata uno dei massimi capolavori di Gaudí sposa un barocco alla Borromini e una decoratività tutta gotica. La facciata posteriore è meno interessante ma richiama nelle linee sinuose di quattro terrazze continue, l’andamento di quella anteriore. Il tetto infine, di ispirazione zoomorfo-fantasy, mima il dorso di un drago. Curiosità: due degli appartamenti sono tuttora abitati da degli affittuari!

Barcelona Gaudí

            
         Passeig de Gràcia, 43, 08007 Barcelona
         METRO linea viola L2 o linea verde L3 o linea gialla L4 fermata Passeig de 
                      Gràcia
         ORARI Da lunedì a domenica: 9:00 – 21:00
         BIGLIETTI 20.35 € (gratis per i minori di 7 anni)
  • Gaudì - Park Guell Un immenso parco con una vista privilegiata sulla città fino al mare, popolato da cactus, colonnati, grotte e sculture. Secondo il progetto originario doveva diventare una specie di città-giardino, un insediamento con alloggi, studi, una cappella ed un parco, per un totale di 60 abitazioni, ma fu acquistato solo uno dei lotti e furono completate solo due abitazioni (in una delle quali abitò per molti anni lo stesso Gaudí). Al centro del parco sorge la famosa piazza pensile col parapetto decorato dai mosaici in ceramica tipici dell’architetto. Vi consigliamo di vistarlo nel pomeriggio: l’ingresso al parco è libero mentre per visitare le case e la terrazza bisogna comprare l’ennesimo (salatissimo) biglietto, ma dalle 18.00 anche l’accesso a quest’area è gratuito! Così avrete tutto il tempo di godervi una lunga passeggiata nel parco, fermarvi ad ascoltare i musicisti in cui vi imbatterete qua e là, e poi, al calar della sera, visitare gratuitamente la zona museale. 

Barcelona Gaudí

         METRO linea verde L3 fermata Vallarca
         ORARI 25 ottobre - 23 marzo: 08:30 - 18:00
                    24 marzo - 19 ottobre: 08:00 - 21:30
         BIGLIETTI 8 € (gratis dopo le 18.00) 

         Lo sapevate? Solo due delle opere di Gaudì si trovano al di fuori della 
         Catalunya, una di esse, El Capricho, la potete ammirare a Comillas, in 
         Cantabria!

La Rambla è un lungo viale che collega Plaça de Catalunya con il porto antico. Al centro di esso trovano posto bancarelle di ogni tipo e persino un mosaico di Mirò. È un po’ il cuore della città, ci passeggiano turisti e barcellonesi, tutti i giorni a qualsiasi ora. Alcuni tratti assumono un nome diverso in base alle attività che ospitano: la Rambla de les flores per esempio è un tratto di Rambla popolato dalle coloratissime bancarelle di fioristi; la Rambla del mar invece è un lungo molo che conduce a una piattaforma galleggiante, costruita in occasione delle Olimpiadi del 1994.
Altri luoghi da visitare sulla Rambla: Fontana di Canaletes, Mirador de Colombo, Museo delle Cere, Bosco delle fate, Mercado de la Boqueria.

Il Barrio Gótico
È il centro della città vecchia di Barcellona, parte del distretto Ciutat Vella, delimitato a ovest dalla Rambla e a est dalla Via Laietana, che lo separa dal quartiere del Born. A sud affaccia sul mare, a nord sbocca in piazza Catalunya. È qui che si trovano per esempio la Cattedrale di S. Eulalia e il Museo Picasso, ma è anche il quartiere perfetto per gironzolare alla ricerca di belle piazzette, negozi di ogni genere, baretti tipici dove bere una caña e assaggiare qualche tapa.
Ma se la fame è tanta e qualche stuzzichino non la soddisfa, vi consigliamo Carrer dels Escudellers: pieno di negozi di pizza al taglio e non solo (uno è gestito da un ragazzo italiano che fa di quelle focacce farcite da acquolina in bocca!). Anche se: siamo in Spagna, non preferireste assaggiare qualche piatto tipico? Il Barrio Gotico è disseminato di ristoranti, alcuni dei quali propongono allettanti menù a 10 euro. Primo, secondo, un bicchiere di vino e dolce, cosa volete di più? Noi, per restare in tema ne abbiamo scelto uno che si chiama Gaudì.

Montserrat
Se avete mezza giornata libera vi consigliamo una gita fuoriporta al Monastero di Montserrat, sull’omonima montagna, uno spettacolare complesso benedettino arroccato a 720 mt di altezza.
Il modo più semplice per arrivarci è il treno (fino alla stazione di Aeri Montserrat, da qui dovrete prendere la funivia detta Aeri che in pochi minuti arriva nei pressi del Monastero) ma potete anche avventurarvi in auto.

Barceloneta: mare e spiagge
Un pomeriggio al mare? Prendete la linea gialla della metropolitana (L4) e scendete a Barceloneta! Vi aspetta un’enorme spiaggia bianca lunga chilometri dove poter prendere il sole, fare un tuffo nel Mediterraneo, fare surf o stand up paddle, mangiare pesce fresco in un ristornate in riva al mare, starvene seduti su una panchina ad osservare la linea indefinita tra l’azzurro del cielo e il blu mare in attesa del tramonto, etc. etc. etc. 

Barcellona Mare

Generator Hostel
Barcellona è piena di ostelli, non vi sarà difficile trovarne uno. Ma quello che abbiamo trovato noi, quasi per caso, ci è piaciuto moltissimo, quindi ve lo consigliamo! Si chiama Generator Hostel e si trova in Carrer de Córsega 377, non lontano dalla Sagrada Familia e dalla Pedrera. Prezzi ottimi (circa 10 euro a testa per notte), struttura nuovissima, camere comode e pulite (con bagno all’interno), spazi comuni veramente godibili, con tanto di bigliardo, postazioni internet, bigliardino, zona scacchi, libri e dischi da consultare liberamente, vari salottini dove poter chiacchierare, giocare a carte o a un gioco in scatola etc. etc. Unica pecca: non c’è la cucina comune, ma c’è un bellissimo bar e una sala per le colazioni dove con al massimo 3/4 euro (dipende dalle promozioni) potete approfittare di una colazione internazionale.

Barcellona ostello


Marula Cafè C/Escudellers 49
Situato in pieno Barrio Gótico, dalla Rambla inoltrandosi in Carrer dels Escudellers per poche centinaia di metri, propone costantemente musica dal vivo (soprattutto rock alternativo) in un ambiente molto intimo e accogliente. Care le consumazioni (4 euro la birra, 7 i cocktail…) ma decisamente particolare il posizionamento del palco, completamente visibile da ogni lato, fatto salvo per le colonne che sorreggono il basso soffitto, il quale crea un’ottima acustica e un ambiente molto “underground”. Noi, per esempio, ci siamo gustati la performance dei Calibro 35.

Carrer dels Tallers: musica, musica e ancora musica!
Per gli appassionati di musica, segnaliamo Carrer del Taller, una piccola traversa della Rambla in prossimità di Plaza Catalunya. In questa vietta si trova ogni ben di dio per quanto riguarda vinili, cd, dvd (nuovi o usati a prezzi modicissimi), t-shirts e gadget di ogni tipo. In particolare visitate Discos Revolver (http://www.revolverrecords.es/) e Discos Castelló (http://www.castellodiscos.es), che da soli propongono una tale quantità di dischi (suddivisi maniacalmente per generi, sottogeneri e artisti) da necessitare ore e ore per essere completamente esplorati!

JessB. e M.M.


Vedi anche:

Pillole di Cantabria: 12 luoghi che dovete vedere
Madrid low cost #1
Madrid low cost #2  
Madrid low cost #3
Madrid low cost #4 
Turistas "entre Comillas"
600 Km in bici
Un Natale tra cozze, calimocho e il Signor Spock
Kite surf e fondali scoperti

Anche i naufraghi mangiano fagioli
Tra Oceano e Montagne, lo sguardo eterno della Natura
Verona e il Barocco - 1. Il Palazzo della Gran Guardia
Verona e il Barocco – 2. Accademia Filarmonica

Verona e il Barocco – 3. La chiesa di San Sebastiano

Verona e il Barocco – 4. Palazzo Sansebastiani o dei Diamanti


mercoledì 19 febbraio 2014

MUSICA - Tony Iommi, l'episodio della mano amputata

Black sabbath

Buon compleanno a Tony Iommi, chitarrista, fondatore e leader dei Black sabbath che oggi compie 66 anni! Fondamentale non solo in quanto principale compositore di uno delle rockband più importanti di sempre ma anche e soprattutto per aver introdotto il ribassamento di un semitono della chitarra, dando così vita al suono che caratterizza la musica pesante da sempre. Questa "scoperta" nasce da un incidente accadutogli da ragazzo. Dopo aver terminato gli studi, Tony Iommi entra a lavorare in un'officina metallurgica, dove una pressa gli asporta le falangi di medio e anulare. Nonostante un mese di ricovero e numerosi interventi, i medici non riescono a riattaccare le parti amputate. Tony è mancino, e dopo vari tentativi di cambiare impostazione per suonare come un destro, senza successo, decide mestamente di abbandonare la chitarra. Poco tempo dopo però, conosce Django Reinahardt, un chitarrista olandese la cui mano ustionata non gli ha impedito di continuare la carriera da musicista, il quale lo incoraggia a non mollare. Iommi decide allora di ricorrere a protesi artigianali, ottenute dalla fusione di alcuni tappi di detersivo, che gli permettono di sostituire le falangi mancanti e tornare a suonare. Per agevolare l'utilizzo di queste protesi, specialmente per quanto riguarda il bending, Iommi ha la brillante idea di abbassare di un semitono l'accordatura della sua chitarra, di modo tale che le corde siano meno tese, dando vita così al suono grasso e saturo che caratterizzerà, fino ai giorni nostri, il sound della sua chitarra, dei Black sabbath e del 99% della musica pesante. Happy birthday riffmaster!

M.M.



Vedi anche:

[Recensione] - Triptykon - Melana Chasmata (2014)
[Recensione] - The Black Keys - Turn blue (2014)
Pink floyd in pillole #1
Addio a Manlio Sgalambro, lunga vita a David Gilmour
[Live] - Calibro 35 a Barcellona
[Temi] - La pioggia
Buon compleanno a David Bowie!
Top e flop del 2013
[Temi] - Il passato
[Temi] - La città
Auguri a Jim Morrison!
Auguri a Ozzy!

domenica 9 febbraio 2014

MUSICA [Live] - Calibro 35 a Barcellona

Barcellona

I Calibro 35 approdano in Spagna per la prima volta e lo fanno alla loro maniera: suonando da dio. Il tour europeo a supporto del nuovo disco li ha visti protagonisti prima nei paesi balcanici e in questi giorni a Zaragoza, Barcellona, due date a Madrid, proseguirà verso altre capitali quali Londra e Parigi, e infine si concluderà in Italia ad aprile. Il concerto di Barcellona si è svolto nel Marula Café, un intimo disco-pub in una piccola calle malfamata (manco a dirlo) del Barrio gotico, il centro storico della città. La location ideale per la loro proposta: palco piccolo e poco rialzato, a stretto contatto con il pubblico spagnolo (e italiano) che li circondava su ogni lato, colonne, soffitto basso e luci stroboscopiche. Suoni perfetti fin da subito, così come la scaletta, improntata su tutti e quattro i dischi, in particolare il primo omonimo, già culto, e l'ultimo, ottimo, Traditori di tutti. Ancora qualche cover (Summertime killer, Gangster story) ma soprattutto inediti, quasi a volersi affrancare dall'etichetta di gruppo che rifà le colonne sonore dei film polizziotteschi anni '70. Uh Ah Brr, le due Ogni riferimento, l'abrasiva Stainless steel o la sensuale The butcher's bride non sfigurerebbero certo tra i capisaldi del genere composti da maestri quali Ennio Morricone. Ma c'è anche dell'altro, il funk, il jazz, il rock alternativo e la psichedelia vengono fusi perfettamente tra loro in Notte in Bovisa, Piombo in bocca, Eurocrime!, a volte anche con sfumature etniche (New Dehli Deli, Shake Balera). Dopo un paio d'ore molto intense il gran finale viene affidato a Tubolar bells pt.1 di Mike Oldfield (Quella de L'esorcista per intenderci). Ciò che impressiona di più dei Calibro 35 è la precisione chirurgica con la quale uniscono ritmiche spesso complicatissime a melodie accattivanti che si stampano in testa fin dal primo ascolto, dal vivo arricchite e colorate da nuove sfumature di classe. Insomma, tanta buona musica e poche parole, giusto qualche siparietto di Enrico Gabrielli che si lancia più volte in uno spagnolo improbabile (Ma anche in italiano non mancano gli sketch: «Ghe sboro» su tutti). Finito il set due chiacchiere con Fabio (Batteria) ed Enrico (Tastiere, sax, flauto traverso, il quale mi ha anche offerto il suo whisky...) per poi lasciarli andare verso Madrid, a portare forse il meglio che la scena musicale italiana ha da offrire attualmente.


M.M.

Vedi anche:

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martedì 4 febbraio 2014

ARTE - Por la calle #StreetArtSantander #2 I decorativi


Continua da Por la calle #StreetArtSantander #1 Roa, BoaMistura e Crajes
 
Secondo post sulla Street Art a Santander. Nel precedente avevamo parlato dei lavori di tre artisti di calibro internazionale: Roa, BoaMistura e Crajes
Oggi vi mostriamo le opere di quelli che avevamo ribattezzato i “decorativi”, i cui lavori hanno una vocazione per lo più descrittiva o narrativa. Imprimono nella memoria collettiva della strada il ricordo di tradizioni legate a quel quartiere, esplicitano la funzione di un edifico, commemorano personaggi che fanno parte della storia della città. Questi murales nascono da commissioni e progetti pubblici; sono generalmente realizzati da artisti locali, legati al territorio, che a volte nemmeno si firmano; dal punto di vista artistico aggiungono poco sul piano dello stile avvicinandosi alla grafica di un certo tipo di fumetto, il loro valore sta piuttosto nella storia che raccontano, nella memoria che conservano.


Iniziamo con Sotileza, un murales che occupa l’intera parete di un edificio situato in Calle Alta, all’ingresso del Parque Sotileza, conosciuto anche come Parque del Agua. Protagonista indiscusso è il mare, o La Mar, come la chiamano qui, e le attività ad esso connesse, come per esempio la pesca. Si tratta quindi della celebrazione di un elemento consustanziale alla città e dell’attività su cui si fondava l’economia di Santander in passato. Colorato, giocoso, a tratti divertente, di sicuro nessuno degli abitanti ha avuto niente da ridere sulla realizzazione di questo cartone animato: racconta una storia, ricorda orgogliosamente le origini del luogo, appaga la vista, fa sorridere. Il progetto fu commissionato e finanziato dal Governo della Cantabria e dal Comune di Santander, ideazione e direzione sono stati affidati a Esteban Sainz, José Ramón Sánchez e Emma Báscones, mentre l'esecuzione materiale si deve a Chema Róman e Manuel Fuentes con l'aiuto di altri collaboratori.

Sotileza

Santander

Santander

Il tema marittimo ritorna anche in Alcalde del mar voz de los vecinos, in un quartiere in via di riqualificazione adiacente al centro. A giganteggiare su un’intera parete questa volta è un bonario pescatore con tanto di cappello da capitano, scettro e medaglia-santino raffigurante la Madonna, protettrice dei pescatori. Alle sue spalle una barchetta con tre uomini a bordo, due remano, uno sta per buttare una rete. Anche in questo caso i tratti elementari, quasi ingenui, fanno del murales un elemento più decorativo che artistico, ma riescono nell’intento di offrire qualcosa di gradevole per gli occhi in un quartiere piuttosto decadente e povero. A rendere più divertente questo gigante del mare, la curiosa apparizione, nello spiazzo antistante, di coloratissime fioriere realizzate con bottiglie di plastica e copertoni in disuso.

Street Art

Santander

Street Art


Santander

Ultima tra le opere da noi scelte per questa serie, la gigantesca libreria, dipinta su due palazzi difronte a una delle sedi dell’Università in centro. Alla collezione di testi della tradizione spagnola si accompagnano una serie di ritratti di personalità legate in qualche modo al panorama letterario e culturale santanderino: Concha Espina, Manuel Llano, M. Menendez Pelayo, Jesús Cancio, José del Rios Sáinz, J.M. de Pereda, e altri. 

Street Art

Street Art




Santander




Alla prossima! 
JessB