Google+ Viaggio Senza Vento: ARTE - Buon compleanno a Jackson Pollock!

martedì 28 gennaio 2014

ARTE - Buon compleanno a Jackson Pollock!



Jackson Pollock
Out of the web,  1949
Il 28 gennaio 1912, nel Wyoming, nasce Jackson Pollock. Passa l’infanzia al seguito del padre agrimensore, tra estenuanti misurazioni e rilevamenti geologici nei deserti dell’Arizona e della California. È forse qui che si insinua in lui quel senso di vastità incontaminata, di silenzio desertico e assordante, di vuoto magico e incomprensibile, di energia primordiale, che ritroveremo in tutte le sue opere.

Jackson Pollock
Cathedral,  1947
Se a questo aggiungiamo il senso spaziale tattile e la morfologia della curva desunti da Benton all’Art Students League; la violenza formale dell’arte messicana alla Orozco, con quel segno incisivo e l’accentuato senso cromatico; il desiderio totemico-archetipico di dar spazio alla voce dell’Ovest e alla cultura indiana e infine una naturale tendenza all’informalità, otteniamo la ricetta perfetta per l’Action Painting pollockiana, che si sublima nel 1947 con l’invenzione del Dripping.

Jackson Pollock
Jackson Pollock e la moglie Lee Krasner in una fotografia di Namuth
Con il Dripping, che consiste nello sgocciolamento del colore sulla tela stesa per terra per mezzo di un bastone, un pennello rovescio o un coltello che non tocca mai la superficie, l’operazione pittorica si trasforma in una danza rituale dall’elevata componente energetica.

«La mia pittura non nasce dal cavalletto. Io quasi mai stendo la tela prima di dipingerla. [… ]Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più una parte del quadro, poiché in tal modo posso girare attorno ad esso, lavorare su quattro lati ed essere letteralmente nel quadro» J. Pollock


Jackson Pollock
Blue poles, 1953
Il Dripping è una danza che costruisce continuamente una plasticità spaziale, al fondo della quale resta la pittura, la tela, la superficie: sindone della “passione” creativa, testimonianza di un’azione tridimensionale. Full Fathom Five, Enchanted Forest, Cathedral, Alchemy, Summertime, Out of the web, Blue poles… le opere si susseguono in un vortice di passione bruciante che lentamente consuma Pollock a New York come a Long Island, fino al canto del cigno: The deep, una ferita, uno spiraglio sull’infinito… o sul nulla.

Jackson Pollock
The deep,  1953

Jackson Pollock muore nel 1956 in un incidente d'auto, divorato dalla vita, dalla passione, dall’arte.

JessB

 

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