Out of the web, 1949 |
Il
28 gennaio 1912, nel Wyoming, nasce Jackson Pollock. Passa l’infanzia al
seguito del padre agrimensore, tra estenuanti misurazioni e rilevamenti
geologici nei deserti dell’Arizona e della California. È forse qui che si
insinua in lui quel senso di vastità incontaminata, di silenzio desertico e
assordante, di vuoto magico e incomprensibile, di energia primordiale, che
ritroveremo in tutte le sue opere.
Cathedral, 1947 |
Se
a questo aggiungiamo il senso spaziale tattile e la morfologia della curva
desunti da Benton all’Art Students League; la violenza formale dell’arte
messicana alla Orozco, con quel segno incisivo e l’accentuato senso cromatico;
il desiderio totemico-archetipico di dar spazio alla voce dell’Ovest e alla
cultura indiana e infine una naturale tendenza all’informalità, otteniamo la
ricetta perfetta per l’Action Painting pollockiana, che si sublima nel 1947 con
l’invenzione del Dripping.
Jackson Pollock e la moglie Lee Krasner in una fotografia di Namuth |
Con
il Dripping, che consiste nello sgocciolamento
del colore sulla tela stesa per terra per
mezzo di un bastone, un pennello rovescio o un coltello che non tocca mai la superficie, l’operazione
pittorica si trasforma in una danza rituale dall’elevata componente energetica.
«La mia pittura non nasce dal cavalletto. Io quasi mai stendo la tela prima di
dipingerla. [… ]Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più una
parte del quadro, poiché in tal modo posso girare attorno ad esso, lavorare su
quattro lati ed essere letteralmente nel quadro» J. Pollock
Blue poles, 1953 |
Il
Dripping è una danza che costruisce continuamente una plasticità spaziale, al
fondo della quale resta la pittura, la tela, la superficie: sindone della
“passione” creativa, testimonianza di un’azione tridimensionale. Full
Fathom Five, Enchanted Forest, Cathedral, Alchemy, Summertime, Out of the web,
Blue poles… le opere si susseguono in un vortice di passione bruciante che
lentamente consuma Pollock a New York come a Long Island, fino al canto del
cigno: The deep, una ferita, uno spiraglio sull’infinito… o sul nulla.
The deep, 1953 |
Jackson
Pollock muore nel 1956 in un incidente d'auto, divorato dalla vita, dalla
passione, dall’arte.
JessB
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