Continua da
Madrid low cost #1
Giunti a Madrid accompagniamo Carla a lezione (dopo 5 ore di
macchina con Radio Felipe chissà che voglia ha la poverina di farne atre 5 in
un’aula universitaria…) e tanti saluti a chi invece prosegue il suo viaggio: Er
Solitario deve arrivare ad Alicante, mentre il prode Felipe è atteso nelle
balere di Benidorm. La strana coppia ha davanti a sé ore e ore on the road, non
osiamo immaginare come sia andata…
Ma questa è un’altra storia, davanti a noi
c’è la bella Madrid, un milione e mezzo di cose da fare e solo 2 giorni a
disposizione. Prendiamo subito la metro (a Madrid è super efficiente e
relativamente economica: 12 euro un abbonamento da 10 corse) in direzione
Puerta del Sol, il km 0 della rete stradale spagnola. Da noi si dice “tutte le
strade portano a Roma”, ebbene, qui tutte le strade partono da questa piazza.
Tornati
in superficie ci rendiamo subito conto del perché Madrid sia considerata così accogliente
e festosa: Puerta del Sol è letteralmente invasa da turisti da tutto il mondo e
artisti di strada (ci sono persino Chewbecca di Star Wars, Homer
e una specie di capra spaziale).
Seconda tappa: Plaza Mayor. È quasi sera e l’aria si tinge improvvisamente di un giallo caldo e intenso.
Secondo il buonsenso dovremmo cercare
l’appartamento della couchsurfer che ci deve ospitare, anche perché abbiamo più
di cinque ore di viaggio alle spalle e siamo carichi come muli… Ma siccome ci
sono almeno 17 gradi e siamo in una delle città più vive della Spagna decidiamo
di bighellonare ancora un po’.
Sono quasi le 19, l’ora ideale per andare al
Reina Sofia: a Madrid in determinate fasce orarie i musei sono gratuiti! Se per
visitare tutti quelli di Roma, Firenze, Venezia etc. dovremmo probabilmente
chiedere un mutuo, qui basta qualche piccola accortezza per sfruttare al
massimo l’offerta culturale della città senza spendere un euro!
Il Centro de Arte Reina Sofia è un museo d'arte contemporanea, dedicato a tutta la produzione artistica dall'inizio del Novecento ad oggi. Oltre alla celeberrima Guernica di Pablo Picasso, esso offre non poche attrazioni, da Salvador Dalí a Joan Miró, da Antoni Tàpies a Andy Warhol, da Mark Rothko a Roy Lichtenstein a Francis Bacon… insomma qualcosa che si avvicina molto alla mia idea di paradiso! Se avete dato un’occhiata ai nostri post sull’arte potrete facilmente immaginarmi girovagare per le sale con le stelline negli occhi in una specie di trance che sta a metà strada tra l’estasiato e il logorroico… per fortuna Manuel ancora non si è ancora stancato di sentirmi parlare per ore e ore delle ragioni filosofico-cultural-pindariche dell’arte.
I musei, si sa, nutrono la mente e l’anima…
ma anche lo stomaco ha le sue esigenze!
Avevamo letto di un quartiere in cui c’è
sempre festa, un barrio in passato malfamato, ora trasformato in una delle zone
più cool di Madrid grazie alla comunità gay che l’ha reso il quartier generale
della movida. Metropolitana in direzione Barrio Chueca quindi! Il quartiere non
delude le nostre aspettative, rivelandosi costellato di locali, baretti,
ristoranti, e popolato da un’umanità colorita e festosa. Entriamo in una
taverna dallo stile andaluso che propone caña+tapa a 1 euro e 50. Per chi non
lo sapesse una caña è l’equivalente di una birra piccola alla spina e le tapas
sono stuzzicherie di vario tipo: fette di tortilla, tartine giganti con sopra
di tutto (carne, pesce, verdure, formaggi e chi più ne ha più ne metta), o,
come nel caso di questo locale andaluso, un bel piattino di pescetti fritti. Dopo
aver divorato anche una porzione formato famiglia di papas bravas (patate al forno con una salsa
piccante) e finito il terzo giro di birrette, ce ne andiamo. Totale: 12 euro in
due. Adesso che ci sentiamo perfettamente acclimatati con l’allegria madrileña,
siamo pronti per conoscere la nostra ospite.
Arriviamo da Iliriana quasi a mezzanotte, e
nonostante l’avessimo avvisata del ritardo ci sentiamo un po’ in colpa:
pensiamo sia maleducato arrivare a casa di una sconosciuta a quell’ora. Ma a
Iliriana non importa nulla dell’ora e delle formalità, anzi, ci accoglie con un
gran sorriso e una tisana al cioccolato. Ci ha persino preparato il letto in
camera sua, scegliendo per sé il divano in soggiorno, e non vede l’ora di
conoscerci e fare due chiacchiere. ¡Bienvenidoooos!
Dovevamo capirlo dal suo primo sorriso: abbiamo
trovato un’amica!
Andiamo a letto felici e soddisfatti della
giornata piena. Siamo esausti e sappiamo che ci addormenteremo in un secondo…
ma, l’ultimo pensiero della giornata va a loro: Er Solitario e Power-Felipe.
Dove saranno? Saranno finalmente giunti a destinazione? Sarà riuscito Power a
strappare una parola ar Solità? Er Solità sarà riuscito a evitare che Power
prendesse altre autostrade al contrario? Dopo circa 7 secondi di sincera preoccupazione,
pensiamo alle mille cose che ancora vogliamo vedere nel nostro soggiorno
madrileño e ci addormentiamo in men che non si dica!
JessB
Vedi anche:
Pillole di Cantabria: 12 luoghi che dovete vedere
Madrid low cost #1
Madrid low cost #3
Madrid low cost #4
Le 8 cose da fare a Barcellona
Turistas "entre Comillas"
600 Km in bici
Un Natale tra cozze, calimocho e il Signor Spock
Kite surf e fondali scoperti
Anche i naufraghi mangiano fagioli
Tra Oceano e Montagne, lo sguardo eterno della Natura
Verona e il Barocco - 1. Il Palazzo della Gran Guardia
Verona e il Barocco – 2. Accademia Filarmonica
Verona e il Barocco – 3. La chiesa di San Sebastiano
Verona e il Barocco – 4. Palazzo Sansebastiani o dei Diamanti
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Quanta invidia per tutto. Solo una "piccola" cosa avrei evitato: l'autostrada contromano del redbull-men.
RispondiEliminaBelle cose, belli voi,
Valeria
Grazie Valeria! :)
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