Si inaugurerà nell’estate del 2014 a
Santander il Centro Botín, nuovo polo culturale per la città.
L’iniziativa si deve alla Fondazione
Marcellino Botín, istituita da quest’ultimo e dalla moglie nel 1964 con il preciso
scopo di incentivare lo sviluppo sociale ed economico della città attraverso la
creatività, l’arte e la cultura. Oggi la Fondazione, presieduta da Emilio Botín (presidente
del Banco Santander) è considerata la più importante tra le fondazioni private
spagnole e si lancia nell’ambizioso proposito di donare alla città un museo di
rilevanza internazionale.
Per il progetto del nuovo Centro Botín è
stato scelto uno degli architetti più importanti dell’attuale panorama
mondiale: l’italiano Renzo Piano, che recentemente ha messo la firma anche
sulla nuova ala del Kimbell Art Museum di Fort Worthpochi, Texas, inaugurata
pochi giorni fa (il 27 novembre 2013), e che in questo lavoro collaborerà per
la prima volta con lo studio Luis Vidal y Arquitectos.
Oltre all’edificazione di uno spazio
per l’arte, la cultura, le attività formative, formano parte integrante del progetto i giardini: raddoppiando l’estensione degli attuali Jardines de Preda si collegherà il centro della città alla zona
della baia.
Gli obiettivi sono ambiziosi: contribuire a
rafforzare il tessuto sociale e culturale della città riqualificando
contemporaneamente la zona della baia; fare del Centro un punto di riferimento
per la Spagna nell’ambito della ricerca e della formazione; inserirsi nella
rete internazionale dei centri d’arte di primo livello. I grandi nomi non
mancano, oltre al citato Renzo Piano che darà forma concreta alle ambizioni
della Fondazione, per la presidenza della Commissione di Arti Plastiche
(responsabile della programmazione delle attività) è stato scelto Vicente
Todolí, ex direttore della Tate Modern.
La collezione, specializzata in particolare
sull’arte contemporanea, si svilupperà a partire
dall’attuale nucleo di proprietà della Fondazione Botín, frutto di più di
quarant’anni di lavoro e in continua crescita.
Il Centro sarà anche un luogo di
ricerca, di studio della relazione fra le arti, le emozioni e la creatività,
prefiggendosi di divenire un punto di incontro internazionale per gli studiosi
e gli esperti in questo ambito.
Ma la mission del Centro consiste
soprattutto nello sviluppare un rapporto attivo con il pubblico e la
cittadinanza, organizzando laboratori, seminari, corsi e attività formative per
bambini, giovani e adulti.
Più che un museo da visitare quindi, il
Centro Botín si propone di diventare un luogo di incontro con l’arte, la musica,
il cinema, il teatro e la letteratura regalando alla vita della città un
auspicabile dinamismo.
JessB
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