Se fosse
ancora tra noi oggi, 27 novembre, Jimi Hendrix compirebbe 71 anni. Chitarrista,
cantante (anche se controvoglia), cantanutore dal carisma infinito, rientra in quella
categoria di artisti riconosciuti e apprezzati da TUTTI. Leader not follower, è
uno dei pochi che è riuscito a INNOVARE veramente, spostando in là il confine
del rock e della musica tutta, grazie alle infinite sfumature che arricchiscono
il suo sound. Rock, Hard rock, Blues, Funk, tanta melodia, Punk e Psichedelia, si fondono tra loro alla perfezione in
una manciata di dischi e brani che arrivano dritti dove devono arrivare: all'anima. La tecnica stratosferica con la quale eseguiva o registrava, infatti, non è mai stata fine a sé stessa, ma al contrario sempre posta al servizio
del feeling e del groove.
Vita sregolata e al limite, muore soffocato dal suo
vomito dopo un cocktail di alcol e tranquillanti, inaugurando il "club" dei J27, i
geni scomparsi durante il loro 27° anno di vita (Jim Morrison, Janis Joplin e Brian Jones).
Animale sul palco, celebre per i suoi assoli infiniti nei quali stuprava la sua Fender Stratocaster, ma perfezionista in studio, a tal punto che la leggenda narra impiegasse anche due settimane per registrare un solo che suonasse come voleva lui. Rockstar maledetta da un lato, professionista dall'altro, romantico nel senso più ampio del termine nelle sue composizioni: difficilmente la storia del rock conoscerà un personaggio che lo superi.
Animale sul palco, celebre per i suoi assoli infiniti nei quali stuprava la sua Fender Stratocaster, ma perfezionista in studio, a tal punto che la leggenda narra impiegasse anche due settimane per registrare un solo che suonasse come voleva lui. Rockstar maledetta da un lato, professionista dall'altro, romantico nel senso più ampio del termine nelle sue composizioni: difficilmente la storia del rock conoscerà un personaggio che lo superi.
M.M.
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